2014. március 6., csütörtök

Fiorentini...

...fiorentini... Fiorentina... il giglio che era presente sempre nella mia vita... nella storia del mio paese, sempre mi piaceva... i fiorini - la nostra moneta, che viene da Firenze… il destino che ho dovuto andare lì... tutta questa storia è cominciata come uno scherzo… una sera, quando J. mi ha mandato un annuncio di un concorso… mi ricordo, come abbiamo scherzato, quale città la sceglieresti? io Firenze, e tu? …e dopo lo scherzo guardo i tre simboli sul mio curriculum: una spuntatura, FI come Firenze e la C come il livello del mio italiano… Firenze non era amore a prima vista, era freddo, sempre pioveva… c’era folla nel centro storico… ho capito subito il motivo i fiorentini perché sono stufi, ma non vogliono far vederlo... ed i fiorentini sono un po’ rigorosi, che invece passa subito se qualcuno parli in italiano e diventa un po’ fiorentino… La mia domanda preferita: sei italiana? No – la mia risposta. In quale  lingua possiamo parlare? – Italiana – rispondo… e mi fa sorridere: quando ero „fiorentina” da due giorni e ho indicato la direzione giusta agli turisti italiani… Capire lo spririto fiorentino non va subito, quasi un mistero… come scherzano con i santi, con la chiesa è strano, però divertente. Ovviamente sono fieri, quanta frase comincia così: Noi, fiorentini… poi cercare la logica, quando pronunciano la C come H… abituare anche il mio nome pronunciato con la H… ascoltare il dialetto dei conoscenti fiorentini, incontrare il gran ingegnere M., conoscere l’orafo G. …tutta questa storia è incredibile. Sentirmi bene lì neanche questo non era facile, ho dovuto trovare i luoghi, dove si sopravvive e non so dire, la situazione quando è voltata e alla fine Firenze si è fatta amare. Firenze diventava la parte della mia vita. Ci ritonerò sempre come a casa.
Tanti auguri Super Mario e un caro saluto alla tua città!

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